Focus tecnologico
La nuova urbanizzazione in Cina
Il Governo cinese ha confermato la volontà di perseguire un maxi piano per l’urbanizzazione che in circa venti anni dovrebbe portare 350 milioni di persone a spostarsi dalle campagne alle città. Lo scopo è di far crescere i centri urbani con una popolazione inferiore ai due milioni di abitanti e contenere l’ulteriore crescita delle metropoli della costa dove la densità abitativa ha raggiunto livelli già elevati.
Obiettivo del Paese è il raggiungimento di un tasso di urbanizzazione della popolazione del 70% per il 2030 (nel censimento del 2010 per la prima volta il numero dei residenti urbani ha superato quello delle campagne).
Tale impostazione avrà conseguenze rilevanti sulle modalità di attribuzione dell’ambito status di cittadino urbano: tale status, infatti, potrà essere assegnato alla popolazione agricola di un cluster senza che essa debba necessariamente emigrare, con implicazioni sul welfare e sulla configurazione dei poteri territoriali dell’area interessata. Lo scopo è quello di porre le basi per superare la dicotomia storica tra società urbana e rurale. Alla fine del processo di inurbamento, gli interessati cambieranno la denominazione formale di “contadini’ con quella di “cittadini”, mentre nel paese sorgeranno altri 221 centri urbani con oltre un milione di abitanti.
La necessità di equiparare le figure professionali dei due tipi di “hukou” (diritto di residenza) produrrà un trasferimento di servizi e attività lavorative anche ad alto contenuto tecnologico nelle aree rurali (nuove zone industriali/artigianali), generando il lavoro in loco, condizione primaria per mantenervi la popolazione. Da questa iniezione di tecnologia e risorse finanziarie anche l’agricoltura trarrà beneficio per effetto del “clustering”, potenziando la produttività e migliorando la sostenibilità ambientale (ne è evidenza la ricerca di modelli economici diversi da inserire in ambito rurale, quale l’avvio di distretti a vocazione agrituristica). Nell’intento del decision making cinese la politica di urbanizzazione costituisce la premessa per nuovi impulsi alla crescita economica.
Il nuovo urban push rappresenta dunque una preziosa opportunità economica per le aziende cinesi e quelle straniere, ed italiane in specie. La Cina dovrà costruire 170 nuovi sistemi di trasporto di massa, 5 miliardi di mq di strade e 28.000 Km di metropolitana, con un valore di investimenti di circa 5mila miliardi di euro. I settori industriali coinvolti in tale scenario dovranno tener conto delle esigenze di eco sostenibilità. Alcuni aspetti della partnership avviata tra Cina e Unione Europea sono stati già affrontati con iniziative di urbanistica sostenibile, risparmio energetico, trasporto e mobilità, economia industriale urbana e tutela del patrimonio storico e artistico. Nelle debite proporzioni, l’organizzazione dei nostri distretti e la valorizzazione del territorio costituiscono punti di forza dell’Italia industriale, che coniugano sviluppo sostenibile e coesione territoriali.
In tale ambito, dove la politica di urbanizzazione costituisce la premessa per nuovi impulsi alla crescita economica, l’Ambasciata d’Italia nella Repubblica popolare Cinese, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero degli Affari Esteri, ha evidenziato la possibilità di avanzare l’offerta di un esempio di urbanizzazione, attraverso un progetto-pilota, comprendente tutti i settori della progettazione sostenibile, in grado di coniugare i servizi urbani di ultima generazione, con il know-how e il design italiano.
Zona di Sviluppo Economico e Tecnologico dello Zhenjiang (ZETDZ)
La Zona di Sviluppo Economico e Tecnologico dello Zhenjiang (ZEDTZ) intende sviluppare nella sua nuova area economica e commerciale iniziative industriali relative al settore energetico, edile e di valorizzazione del territorio. In particolare la Municipalità cinese si sta impegnando per la realizzazione di un nuovo polo abitativo-logistico in grado di coniugare al suo interno le seguenti caratteristiche:
Gestione territoriale e del disegno urbano
- Utilizzo delle risorse naturali offerte dal suolo
- Integrazione urbana e paesaggistica
- Materiali, sistemi e tecnologie di costruzione
- Edificazione sostenibile
Mobilità e trasporti
- Sviluppo di nuovi territori urbanizzabili, a partire da nodi di comunicazione e mobilità.
- Mobilità ed accessibilità
- Sviluppo green mobility
- Riduzione emissioni CO2
Gestione risorse rinnovabili ed impronta ecologica
- Diminuzione della domanda di energia
- Autosufficienza energetica
- Gestione sostenibile dell’acqua
- Gestione sostenibile dei rifiuti
- Qualità ambientale
Coesione economica e sociale
- Creazione nuove attività economiche
- Miglioramento qualità della vita dell’individuo
- Attività di formazione
- Incremento del turismo
La collaborazione italiana
Il progetto, che prevede molteplici linee di sviluppo del territorio, vede in prima linea una cooperazione bilaterale sino-italiana volta allo sviluppo di Zhenjiang, che coniughi la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare. Zhenjiang ha riconosciuto nelle imprese italiane delle controparti in grado di instaurare un dialogo di lungo periodo, volto a sviluppare i seguenti macro settori di interesse:
- Nuove tecniche di gestione integrata della zootecnia e della sua valorizzazione energetica
- Tecnologie legate al cleantech (bonifica acqua, aria e suolo, fonti rinnovabili ecc.)
- Polo logistico per la gestione di prodotti italiani
- Riordino urbano sostenibile
Ruolo ZETDZ
ZEDTZ avrà il compito di investire nelle infrastrutture coinvolgendo le società italiane in relazione al progetto, ai materiali, alle attrezzature, alla fornitura di servizi, ed anche offrendo il necessario sostegno alle imprese, fornendo loro vantaggi commerciali e di investimento. Avrà altresì il compito di organizzare e attivare società, istituzioni e investitori a collaborare in progetti di investimento secondo principi di parità e di reciproco vantaggio. Inoltre, ZEDTZ progetterà ed elaborerà meccanismi per facilitare ed incentivare le imprese italiane nel fornire servizi, attrezzature ed essere coinvolte negli investimenti di sviluppo promossi dal Governo e/o delle società locali relative al Progetto.
Le opportunità per STRESS
In questo contesto si segnala come, al fine di implementare il progetto del polo sino-italiano, i consorziati STRESS possono contribuire con le seguenti tecnologie
- Tecnologie WebGis per il controllo e la mappature del territorio
- Tecnologie WebGis per il rilevamento degli inquinanti nel suolo
- Sistemi di efficientamento energetico
- Edilizia ecosostenibile